Il sito web da solo non basta

2022-03-16

Quello che tutte le aziende hanno fatto e fanno in fase di start-up è sviluppare un nuovo sito internet, complesso o semplice che sia. Una delle riflessioni che andrebbero fatte prima della sua realizzazione è capire quale sia la funzione alla quale deve assolvere in modo da costruirlo ottimizzato per gli obiettivi pianificati.

Se l’obiettivo del sito non è essere un mero biglietto da visita o catalogo online indirizzato agli utenti che già conoscono l’azienda o con cui sono stati già intrattenuti rapporti lavorativi (classico esempio è il sito internet realizzato per essere visto dalle persone a cui diamo il nostro biglietto da visita), dobbiamo pianificare come convogliare traffico al sito aziendale. Un bellissimo sito web senza una precisa strategia per attrarre traffico rischia di essere un tipico esempio di cattedrale nel deserto.

Vediamo insieme quali possano essere i modi più comuni per portare traffico ad un sito internet.

Sito web

Metodi tradizionali

Sembra un controsenso ma è spesso possibile portare utenti al nostro sito internet utilizzando metodi tradizionali. Non si parla solo di pubblicità tradizionale in cui è mostrato il proprio sito web ma anche sistemi di vendita e comunicazione che sembra che poco abbiano a che fare con la parte digital. Se pensiamo, soprattutto in ambito B2B, è possibile attrarre traffico al sito web con campagne di telemarketing in cui si spiega un determinato prodotto o servizio e si rimanda al sito web per maggiori informazioni o per visitare l’intero catalogo.

 

Newsletter

Ci sono diverse aziende che hanno un portafoglio clienti veramente molto elevato e che hanno ricevuto da una buona parte di questi l’autorizzazione all’invio di comunicazioni anche a carattere pubblicitario. In questi casi una discreta e non invasiva campagna di newsletter può portare a risultati degni di nota.

 

Seo e campagne sui motori di ricerca

Ci sono beni e servizi che un utente cerca sui motori di ricerca per acquistarli o ricevere maggiori informazioni. Per queste tipologie di categorie merceologiche il miglior investimento in digital marketing in termini di roi (ritorno dell’investimento) si ottiene investendo sull’ottimizzazione del proprio sito per i motori di ricerca da un punto di vista tecnico e la stesura di contenuti ad hoc che possano essere di interesse non solo per gli utenti ma che possano aiutare ad un miglior posizionamento sui motori di ricerca, Google in primis.
Quando la concorrenza sulla ricerca organica è molto forte oppure quando si vuole apparire fra i primi risultati per ricerche per le quali non ci siamo ancora posizionati nella prima pagina è possibile effettuare campagne a pagamento che faranno risultare il nostro sito fra i primi risultati “sponsorizzati” per le parole chiave scelte.

 

Social

E’ inutile negarlo, quasi tutte le persone di tutte le età passano del tempo sui social network. Per la parte lavorativa Linkedin è sicuramente uno standard, mentre per la parte ricreativa i meno giovani passano più tempo su Facebook e i più giovani scegono Instagram o TikTok. La grande presenza di pubblico che presta una grande attenzione ai contenuti all’interno di queste piattaforme deve essere sfruttata per portare traffico al proprio sito internet. A seconda del target di riferimento si può scegliere di aprire un account aziendale nel social di riferimento del proprio mercato proponendo contenuti interessanti e attrattivi che possano portare al proprio sito internet nel quale si pubblicizzano o vendono i propri prodotti o servizi.
Anche in questo caso per ottenere importanti risultati è necessario utilizzare strumenti a pagamento che permettano di effettuare campagne pubblicitarie all’interno del social e far vedere i propri contenuti ad un pubblico in target ma che non ha mai interagito con i nostri canali. La grande potenzialità che hanno le campagne social è proprio la possibilità di mirare le campagne esattamente a persone che hanno le caratteristiche specifiche ricercate. In poche parole si può andare a puntare la propria buyer persona definita, senza contare che è sempre possibile fare campagne sul pubblico di persone che hanno interagito in maniera positiva con le nostre campagne precedenti.

 

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